Il calcolo della pensione del personale del comparto scuola segue le stesse regole previste per i dipendenti della Pubblica Amministrazione.
Scopriamo quali sono i requisiti, le novità e le scadenze previste per i docenti ed il personale del comparto scolastico. Facciamo chiarezza su come procedere al calcolo della pensione lorda e netta degli insegnanti e di tutto il personale del comparto scolastico. Per procedere al computo della pensione netta dei docenti e del personale ATA è necessario il riconoscimento dei requisiti maturati entro la fine dell’anno solare.
Docenti e personale Ata: quali sono i requisiti necessari per andare in pensione?
Per accedere alla pensione i Docenti ed il personale ATA deve essere in possesso di determinati requisiti anagrafici e contributivi. Tali requisiti cambiano a seconda del ruolo ricoperto. La cessazione dal servizio scatta a partire dal primo settembre e richiede la comunicazione dell’esercizio dell’opzione. Tale richiesta è riservata agli insegnanti di ruolo a tempo indeterminato, ai dirigenti scolastici, ai docenti e personale educativo e al personale amministrativo, tecnico e ausiliario (ATA).
Le scadenze per inviare la domanda sono differenti da quelle previste per i presidi delle scuole, che ogni anno possono presentare l’istanza entro la fine del mese di febbraio per andare in pensione. Tale richiesta è riservata al personale a tempo indeterminato, ovvero ai dirigenti scolastici, ai docenti, al personale educativo ed al personale amministrativo, tecnico e ausiliario (ATA).
Le scadenze per procedere all’invio della domanda per richiedere la pensione sono differenti da quelle previste per i presidi degli istituti scolastici. I dirigenti scolastici possono presentare l’istanza entro fine febbraio per andare in pensione lo stesso anno. Gli insegnanti e il personale scolastico devono presentare l’istanza entro l’anno precedente. I docenti ed il personale ATA possono accedere alla pensione di vecchiaia, pensione anticipata, Opzione Donna, APE Sociale, Quota 103.
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Pensione di vecchiaia per i docenti e per il personale ATA
La pensione di vecchiaia per i docenti e per il personale ATA può essere richiesta al raggiungimento di:
- 67 anni di età alla fine dell’anno con un minimo contributivo pari a 20 anni;
- 66 anni e 7 mesi di età al 31 dicembre 2023 e anzianità contributiva minima di 30 anni alla fine del mese di agosto.
Andare in pensione con l’Opzione Donna
La misura dell’Opzione Donna è esercitabile dai docenti, dai presidi e dal personale ATA che alla fine dell’anno 2022 abbiano maturato un’anzianità contributiva pari a 35 anni e compiuto i sessant’anni di età.
Andare in pensione con Quota 103
Possono accedere a Quota 103 i dirigenti scolastici, i docenti e personale ATA con 62 anni di età e con un’anzianità contributiva pari a 41 anni maturati entro la fine dello scorso anno.
Andare in pensione con 41 anni di contributi?
È possibile accedere alla pensione anticipata dopo aver maturato 41 anni e dieci mesi di contributi (donne) e 42 anni e dieci mesi (uomini). È necessario presentare l’istanza di cessazione dal servizio entro la fine del mese di agosto. Per andare in pensione con 41 anni, è necessario aver compiuto 62 anni entro la fine dello scorso anno. Basta inoltrare l’istanza secondo i termini ministeriali.
Calcolo pensione docenti: dal lordo al netto
Per passare dal montante contributivo alla rendita previdenziale è necessario moltiplicare il montante per il coefficiente di trasformazione e dividere per 13 mesi. In questo modo è possibile calcolare l’assegno previdenziale mensile al lordo.
Per calcolare l’assegno previdenziale al netto è necessario sottrarre dal lordo le tasse, ovvero l’Irpef e le addizionali regionali e comunali. Inoltre, è necessario tenere in considerazione anche delle detrazioni spettanti.