Calcolo pensione (professioni)Calcolo pensione medico ospedaliero

Calcolo pensione medico ospedaliero

Come si calcola pensione del personale medico ospedaliero? Il metodo di calcolo dell’assegno previdenziale del personale medico ospedaliero è differente da quello del personale medico che svolge la sua attività come Libero Professionista.

Scopriamo in questa guida come funziona la pensione del personale medico ospedaliero e come sta cambiando la riforma pensioni per il personale medico che lavora all’interno di una struttura ospedaliera pubblica e/o privata accreditata.

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Pensione medico ospedaliero: le differenze con l’ENPAM

Il pensionamento del personale medico ospedaliero arriva a neanche 67 anni, a differenza di quanto previsto dall’ENPAM, la Cassa dei Medici. La pensione ENPAM prevede la possibilità ai medici di andare in pensione all’età di 68 anni.

Anche per quanto concerne la modalità di calcolo della pensione medici, per un medico iscritto all’INPS si ricorre al metodo contributivo puro. La Cassa dei Medici prevede come modalità di computo il contributivo indiretto, che sembra essere più vantaggioso. La differenza sostanziosa è legata all’intervento della legge n.335 dell’anno 1995, che ha mutato le modalità di computo per la pensione del personale medico iscritto all’INPS.

La disciplina previdenziale dei medici iscritti all’ENPAM è stata oggetto di modifiche dopo la Riforma Fornero, ovvero a partire dall’anno 2013. L’intero comparto del welfare sanitario sta andando al collasso per diverse ragioni, tra cui il numero “chiuso” previsto per gli studenti che si iscrivono al Dipartimento di Medicina e Chirurgia.

A ciò si aggiunge il fatto che c’è una vera e propria carenza della forza lavoro connessa ad una vera e propria fuga dei “cervelli” all’estero. Con lo scoppio della pandemia si è assistito ad un recupero della piena coscienza che il comparto sanitario è essenziale e riveste un ruolo fondamentale.

Personale medico ospedaliero: calcolo pensione di vecchiaia  

Sul fronte della pensione di vecchiaia, ENPAM ha evidenziato che l’assegno previdenziale sia uniformato grazie alla riforma pensioni medici ospedalieri. La pensione per chi è iscritto alla Cassa dei Medici si articola in una quota A ed in quota integrativa calcolata sulla base di quanto si versa in base all’attività professionale.

La Quota A rappresenta la pensione di base, mentre le eventuali prestazioni sono calcolate sulla quota contributiva in base alla specializzazione. L’importo della pensione può essere aumentato nel caso in cui si sia medici generali, pediatri, specialisti esterni o liberi professionisti. Prevedere e valutare la propria situazione non è una prassi così scontata tra il personale medico.

Pensione medico ospedaliero: calcolo della pensione anticipata

La pensione anticipata del personale medico ospedaliero si raggiunge con un’età minima pari a 62 anni ed una anzianità contributiva pari a 35 anni, oltre ad un’anzianità di laurea non inferiore i trenta anni. A prescindere dalla variabile anagrafica è possibile accedere all’assegno previdenziale una volta raggiunti i 42 anni di anzianità contributiva.

Per quanto concerne la quota contributiva, nel computo si tiene conto dell’anzianità contributiva effettiva e ricongiunta, escludendo la parte la quota A e l’anzianità contributiva oggetto di riscatto. Nel caso in cui si decida di andare in pensione in anticipo, si verrà penalizzati: all’assegno pensionistico si viene applicato un coefficiente di riduzione commisurato alla variabile anagrafica.

Calcolo Pensione per i Dirigenti medici

I Dirigenti del settore medico e tutti coloro che sono in servizio nel SSN possono andare in pensione in anticipo rispetto ad altri professionisti, tra cui Notai e Avvocati. Secondo la riforma medici ospedalieri, i Dirigenti medici possono rimanere in servizio fino a 70 anni d’età fino al raggiungimento dei quaranta anni di servizio.

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