Come si calcola la pensione per i Vigili del Fuoco? Quali sono i requisiti anagrafici e contributivi previsti dalla normativa vigente per andare in pensione? Facciamo chiarezza.
Con la riforma previdenziale dell’anno 2023, l’Esecutivo è tornato a parlare di pensioni al personale militare, Vigili del Fuoco e Corpo forestale. Dopo anni e anni di “protezione”, da parte della Legge Fornero, l’assetto delle pensioni privilegiate per i militari è venuto meno. La speranza di vita è aumentata e lasciare il servizio prima dei 60 anni è insostenibile. Mancano risorse economiche per sostenere l’attuale sistema pensionistico previsto per i militari, i VVF ed il corpo forestale.
Scopriamo in questa guida quali sono i requisiti necessari per andare in pensione e come calcolare pensione VVF.
Calcolo Pensione VVF: non è più sostenibile?
Sul fronte della riforma welfare, il Governo è consapevole del fatto che i requisiti necessari per il calcolo della pensione VVF non siano più validi e debbano essere revisionati.
I fondi per sostenere le pensioni dei militari non sono più sufficienti. Senza potenziamento dei finanziamenti del fondo perequativo si potrebbe verificare il crollo del sistema previdenziale pubblico INPS.
A lanciare l’allarme è Antonio Tarallo, delegato Co.Ce.R. e segretario generale dell’Unione Sindacale Italiana Carabinieri (USIC), che intravvede segnali preoccupanti dal momento che:
“i fondi sono utili solo a chi li propone, allo Stato ma non a chi contribuisce”.
Le previsioni future sul calcolo della pensione VVF, militari e corpo forestale sono preoccupanti e il Governo dovrebbe intervenire immediatamente per regolarizzare la situazione e trovare un punto di equilibrio. Si punta a rifinanziare il fondo perequativo al fine ultimo di incrementare l’assegno previdenziali del personale militare, dei Vigili del Fuoco e del corpo forestale. Successivamente, dovrebbe entrare in vigore il nuovo meccanismo di computo della pensione per i Vigili del Fuoco.
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Calcolo pensione vvf: le critiche mosse dall’Esecutivo
Per l’Esecutivo è la variabile anagrafica prevista per il pensionamento anticipato ad essere oggetto di revisione. Con l’attuale riforma previdenziale il Governo punta a rivedere le pensioni di anzianità di militari, vigili del fuoco e corpo forestale. La finalità è quella di portare tutti i militari e gli appartenenti alle forze dell’ordine alla soglia minima di uscita alla età di 60 anni. L’anzianità contributiva potrebbe essere lasciata immutata a 35 anni.
Pensioni Vigili del Fuoco: assegno di vecchiaia
I requisiti attuali per accedere alla pensione di vecchiaia per i Vigili del Fuoco, personale militare e corpo forestale prevedono il raggiungimento di un limite anagrafico pari a 60 anni e 20 anni di anzianità contributiva. A seconda del grado ricoperto dal vigile del fuoco o del personale militare il limite anagrafico può raggiungere anche i 65 anni. Per tutti non è previsto l’adeguamento alla speranza di vita come per la generalità dei lavoratori, anche se è possibile che venga introdotto il meccanismo di perequazione, ovvero di aumento della pensione in base al caro prezzi.
Pensioni anticipate Vigili del Fuoco
Per uscire in anticipo dal servizio, i Vigili del Fuoco e il personale militare può accedere alla pensione di anzianità. Sono necessari i seguenti requisiti previsti dalla normativa:
- 41 anni di anzianità contributiva, indipendentemente dall’età anagrafica;
- 58 anni e 35 anni di anzianità contributiva;
- 54 anni se entro il 31 dicembre del 2011 è stata raggiunta la massima anzianità contributiva corrispondente all’aliquota dell’80%.
La finestra di uscita è pari a 12 mesi.
Pensione Vigili del Fuoco: come fare la domanda?
Il Vigile del Fuoco che vuole pensionarsi, secondo le nuove istruzioni dell’Inps, deve presentare domanda di pensione all’Inps (tramite sito web, contact center o patronato) con almeno 12 mesi di anticipo rispetto alla data di uscita dal lavoro.