Calcolo pensione (professioni)Calcolo pensione Partita IVA

Calcolo pensione Partita IVA

Come si calcola la pensione per chi ha la Partita IVA? Come viene computato l’assegno previdenziale per i Liberi Professionisti? Facciamo chiarezza.

Una volta raggiunta l’età pensionabile stabilita dalla normativa ed i contributi minimi versati, i titolari della Partita IVA possono presentare la domanda per andare in pensione. Ad oggi i titolari di Partita IVA possono andare in pensione a 67 anni di età e con un’anzianità contributiva pari ad almeno 20 anni o in pensione anticipata con almeno 41 anni e dieci mesi di contributi per le donne e con 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini.

In media, i titolari di Partita IVA ricevono un assegno previdenziale di circa il 40% in meno rispetto all’ultimo stipendio percepito. L’ammontare della pensione dipende dalla cassa di appartenenza, dagli anni di contribuzione e dalla quantità di contributi versati. Scopriamo in questa guida come si calcola la pensione di un titolare di Partita IVA.

Partita IVA e Cassa previdenziale

In base alla professione esercitata, il titolare di Partita IVA si iscrive a una delle seguenti casse:

  • Gestione Separata INPS per i liberi professionisti senza cassa;
  • casse di Previdenza di categoria per i liberi professionisti con Albo professionale;
  • Gestione Artigiani e Commercianti INPS per artigiani e commercianti;
  • Gestione Separata INPS per i liberi professionisti senza cassa.

Le principali Casse di Previdenza sono:

  • Cassa Geometri (geometri);
  • Cassa Forense (avvocati);
  • Cassa Ragionieri (ragionieri e periti commerciali);
  • ENPAB (biologi);
  • Cassa Notariato (notai);
  • ENPAF (farmacisti);
  • ENPACL (consulenti del lavoro);
  • CNPADC (dottori commercialisti);
  • ENPAIA (agrotecnici e periti agrari);
  • ENPAPI (infermieri professionali);
  • ENPAM (medici);
  • Inarcassa (architetti e ingegneri);
  • EPPI (periti industriali);
  • EPAP (agronomi, attuari, chimici, forestali, e geologi);
  • ENPAP (psicologi);
  • ENPAV (veterinari);
  • INPGI (giornalisti)​.

Le singole casse previdenziali di categoria prevedono un sistema di contribuzione stabilito da regolamento, mentre le Gestioni INPS prevedono un sistema di contribuzioni in cui vengono stabilite con cadenza annuale le percentuali sul reddito imponibile da versare. Gli artigiani ed i commercianti sono obbligati a versare un minimale e computare i contributi sulla parte eccedente.

Quando va in pensione una Partita IVA?

In base all’attuale normativa vigente per accedere alla pensione di vecchiaia contributiva occorre aver compiuto 67 anni e aver versato almeno 20 anni di contributi. È possibile accedere alla pensione anticipata: lo Stato prevede diverse opzioni per accedere alla pensione di anzianità:

  • 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini,
  • 41 anni e 10 mesi di contributi per le donne.

Pensione per Partita IVA: come si calcola?

Per calcolare l’importo della pensione per il titolare di Partita IVA bisogna moltiplicare i seguenti dati:

  • il montante contributivo: la somma dei contributi versati durante la vita professionale;
  • il tasso annuo di capitalizzazione: valore determinato dall’ISTAT in relazione alla variazione dei PIL su 5 anni;
  • il coefficiente di trasformazione, la cui aliquota viene stabilita per legge dal Ministero del Lavoro e periodicamente aggiornata.

Per calcolare la pensione è necessario tenere in considerazione l’età contributiva maturata al 31 dicembre 1995. Per chi ha un’anzianità contributiva pari ad almeno 18 anni di contributi, il criterio usato è misto, “retributivo” per l’anzianità maturata fino al 31 dicembre 2011, e “contributivo” per l’attività successiva al 1° gennaio 2012. Per chi ha un’anzianità contributiva pari a meno di 18 anni, il criterio usato è misto. Per gli iscritti dal primo gennaio 1996 e privi di anzianità contributiva al 31 dicembre 1995, si applica solo il criterio contributivo. Ciò implica che la pensione percepita dipende dai contributi versati negli anni.

Occhio al gap previdenziale

Il titolare di Partita IVA percepisce una pensione che è pari all’ultimo stipendio percepito ridotto del 40%. Per poter evitare che lo stile di vita del titolare di Partita IVA cambi una volta presentata la domanda per accedere alla pensione, è bene che valuti l’adesione ad un fondo pensione integrativa ottenendo un rendimento che andrà ad integrare la pensione percepita dalla Cassa di Previdenza o dall’INPS.

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