Calcolo pensione (professioni)Calcolo pensione medici di famiglia

Calcolo pensione medici di famiglia

Come si calcola la pensione per chi svolge la professione del medico di famiglia? Quali sono i requisiti necessari per presentare la domanda per richiedere l’assegno previdenziale? Chi decide di uscire prima è penalizzato.

La pensione dei medici di famiglia segue più o meno le stesse regole delle pensioni riservate alla generalità dei lavoratori. L’unica differenza che vale la pena citare è che i medici di famiglia sono iscritti all’ENPAM, ovvero alla Cassa di Previdenza a loro riservata.

ENPAM o Ente Nazionale di Previdenza e Assistenza Medici si occupa della gestione previdenziale dei professionisti iscritti. Gli iscritti sono tenuti a versare due tipologie di contributi: uno fisso, il cui importo sale con l’età (Quota A) e uno variabile in base ai redditi annui dichiarati (Quota B).

Scopriamo in questa guida quali sono i requisiti e i contributi richiesti per la pensione dei medici di famiglia iscritti all’ENPAM, Ente nazionale di Previdenza e Assistenza dei Medici e degli Odontoiatri. Come si calcola la pensione dei medici di famiglia? Scopriamolo.

Quando vanno in pensione i medici di famiglia?

L’età ordinaria per lasciare il lavoro è di 68 anni, un anno dopo rispetto alla generalità dei lavoratori, così come previsto dalla Riforma Fornero. Altro requisito necessario per andare in pensione a 68 anni è aver versato almeno 5 anni di contributi previdenziali. Nel caso in cui un medico abbia cessato l’attività prima, deve possedere almeno 15 anni di versamenti.

È possibile rimanere fino all’età di 70 anni maturando una maggiorazione dell’importo della pensione finale. Altro requisito necessario per andare in pensione due anni più tardi è quello di versare contributi in misura fissa (oltre 1.500 euro all’anno), i quali sono deducibili in Dichiarazione dei Redditi.

I medici di famiglia possono andare in pensione in anticipo a 62 anni e avendo versato almeno 35 anni di contributi e avendo un’anzianità di laurea superiore ai 30 anni. Possono accedere alla pensione anticipata senza necessità di raggiungere alcuna soglia di età, ma avendo versato 42 anni di contributi.

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Pensione medici di famiglia: quali sono le regole di calcolo dell’assegno?

La pensione dei medici di famiglia è il risultato di due Quote:

  • la quota A, che rappresenta la quota contributiva obbligatoria fissa che ciascun medico di famiglia deve versare e che viene rivalutata nella misura del 75% dell’indice ISTAT fino a quattro volte il trattamento minimo Inps. Dalla media di tutti i redditi si ricava il reddito medio annuo che deve essere rivalutato del 75% dell’indice Istat Foi (famiglie di operai e impiegati) registrato tra l’anno di riferimento del reddito e l’anno che precede la decorrenza dell’assegno pensionistico,
  • la quota B, che si calcola in base al reddito e prevede aliquote di rendimento che sono:
  • aliquota di rendimento contribuzione ordinaria dell’1,25%;
  • aliquota di rendimento contribuzione dello 0,14%;
  • aliquota di rendimento contribuzione ridotta attiva dello 0,625%;
  • aliquota di rendimento contribuzione ridotta pensionati dello 0,51%;
  • aliquota di rendimento contribuzione intera pensionati dell’1,03%.

Nel caso in cui il medico di famiglia presenti la domanda di pensione oltre il 68esmo anno di età e fino al 70esimo anno, l’aliquota di rendimento viene maggiorata di 20 punti percentuali.

Pensione anticipata medici di famiglia

I medici di famiglia iscritti all’ENPAM possono richiedere la pensione anticipata, subendo una penalizzazione. Sono previste due opzioni:

  • pensione anticipata a 62 anni con almeno 35 anni di contributi versati o con 42 anni di contributi indipendentemente dall’età anagrafica.
  • pensione anticipata a 65 anni con almeno 20 anni di contributi versati, ma interamente calcolata con il sistema contributivo.

Calcolo pensione medici di famiglia

La formula per calcolare la pensione dei medici di famiglia è complicata, ma basta sapere che la pensione è data dalla moltiplicazione tra gli anni di versamento ed il coefficiente di rendimento (1,25%).

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