I dipendenti che lavorano di notte possono ottenere la pensione ordinaria ed alcuni trattamenti previdenziali con requisiti più flessibili. Come funziona il calcolo della pensione per i lavoratori notturni? Facciamo chiarezza.
I lavoratori che svolgono turni di notte possono ottenere la pensione di anzianità agevolata, che viene liquidata dall’INPS con un minimo di 61 anni e 7 mesi di età più 35 anni di anzianità contributiva, a seguito di una certificazione di svolgimento del lavoro notturno.
I requisiti incrementano per tutti i lavoratori che svolgono turni di notte tra le 64 e 71 notti all’anno e tra le 72 e le 77 notti all’anno. I lavoratori notturni possono ottenere la pensione anticipata con 41 anni di anzianità contributiva, se precoci, ovvero se si possiede almeno un anno di contributi prima del compimento del diciannovesimo anno di età.
Scopriamo in questa guida quali sono i requisiti necessari, quali trattamenti previdenziali e come si calcola la pensione lavoro notturno. Facciamo chiarezza.
Lavoro notturno: normativa di riferimento
Con la nota n. 1050 del 26 novembre 2020, l’Ispettorato Nazionale del Lavoro fornisce la definizione e offre chiarimenti sulla figura del lavoratore notturno anche riguardo al suo inserimento all’interno della contrattazione collettiva. Il lavoro notturno è disciplinato dal D.Lgs. 8 aprile 2003, n. 66 e dalla contrattazione collettiva cui la legge fa rinvio.
La normativa vigente individua una determinata fascia oraria all’interno della quale collocare un lavoratore notturno. Può essere considerato lavoratore notturno un lavoratore che lavora almeno 3 ore nella fascia oraria dalle ore 24 alle ore 5 del mattino. A causa della particolare fascia oraria, il lavoratore notturno è soggetto a discipline specifiche per quanto concerne la retribuzione e la maturazione dei requisiti previdenziali.
Il lavoro notturno è vietato ai minori di 18 anni, alle donne gestanti, alle lavoratrici o ai lavoratori che siano l’unico genitore affidatario fino al compimento del dodicesimo anno di età del bambino, ai lavoratori con a carico un soggetto che rientra tra quelli indicati dalla Legge 104. Un aspetto molto importante da considerare è la retribuzione del lavoratore notturno: per chi svolge i turni notturni la retribuzione è più alta e viene stabilita in misura diversa dai rispettivi contratti collettivi nazionali. Nel caso in cui i lavoratori svolgano attività lavorativa per almeno sei ore nel periodo notturno tra la mezzanotte e le cinque del mattino, i giorni lavorativi vengono moltiplicati per il coefficiente 1,5.
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Pensione lavoro notturno: come si calcolano i requisiti?
Per avere diritto alla pensione lavoro notturno è necessario soddisfare i seguenti requisiti, tra cui:
- aver svolto lavoro notturno per un numero pari o superiore a 78 notti all’anno;
- aver svolto lavoro notturno tra le 64 e le 71 notti all’anno;
- aver svolto lavoro notturno tra le 72 e le 77 notti all’anno.
Per i lavoratori notturni la pensione agevolata spetta nel caso in cui l’attività notturna è stata svolta per almeno 7 anni, negli ultimi 10 anni di vita lavorativa e nel caso in cui l’attività notturna sia stata svolta per almeno metà della vita lavorativa.
Per accedere alla pensione di anzianità agevolata, chi ha lavorato per almeno 78 notti l’anno deve possedere i seguenti requisiti, che sono gli stessi validi per tutti gli addetti ai lavori usuranti sino al 31 dicembre 2026:
- un minimo di 61 anni e 7 mesi d’età;
- 35 anni di anzianità contributiva.
Chi ha lavorato tra le 72 e le 77 notti l’anno deve possedere i seguenti requisiti:
- 62 anni e 7 mesi d’età;
- 35 anni di contributi.
Chi ha lavorato tra 64 e 71 notti l’anno deve possedere i seguenti requisiti:
- 63 anni e 7 mesi d’età;
- 35 anni di contributi.
Calcolo Pensione lavoro notturno: quando decorre l’assegno previdenziale?
La decorrenza della pensione di anzianità per lavoro notturno può non risultare immediata. La certificazione dei requisiti necessari è propedeutica all’accoglimento dell’istanza.
Per ottenere la certificazione dei requisiti per il diritto alla pensione di anzianità agevolata, gli addetti al lavoro notturno devono inviare un’apposita richiesta entro il primo maggio dell’anno che precede la loro maturazione.
Alla richiesta si deve allegare la busta paga con l’indicazione delle maggiorazioni per il lavoro notturno, oltre al contratto di lavoro individuale. La documentazione è necessaria per dimostrare che il lavoratore sia stato adibito al lavoro notturno per almeno metà della vita professionale o per almeno sette anni dall’ultimo decennio di lavoro.
Pensione lavoro notturno: come si calcola?
I sistemi di calcolo della pensione sono tre:
- il calcolo contributivo, che si basa sui contributi accreditati e sull’età pensionabile,
- il calcolo retributivo, che si basa sui redditi più alti, o migliori,
- il calcolo misto, che comprende entrambi i sistemi.
Chi possiede almeno diciotto anni di contributi al 31 dicembre 1995 ha diritto al calcolo retributivo sino al 2011, poi al calcolo contributivo. Chi possiede meno di 18 anni di contributi al 31 dicembre 1995 ha diritto al calcolo retributivo sino al 1995, poi al calcolo contributivo. Chi non possiede contributi al 31 dicembre 1995 ha diritto al solo calcolo contributivo.