Come si calcola la pensione nell’ex fondo elettrici? Quali categorie di lavoratori erano iscritte al FPE? Dove sono confluiti i contributi versati nell’ex Fondo Elettrici? Scopriamolo.
Il Fondo Elettrici (FPE) era un fondo speciale, come il fondo gas e fondo telefonici, che è stato soppresso a partire dal primo gennaio 2000. Gli iscritti al fondo elettrici erano i dipendenti dell’ENEL e i dipendenti delle aziende private operanti nel settore elettrico, eccetto coloro che avevano cariche dirigenziali e manageriali.
Per coloro che al 31 dicembre 1999 vigeva l’iscrizione all’ex fondo elettrici continuano ad applicarsi le regole che sono previste dalla normativa vigente. Ecco quali sono le prestazioni previdenziali che venivano erogate agli iscritti all’ex Fondo elettrici e come si calcola la pensione Fpe.
Ex Fondo Elettrici: dove sono confluiti gli iscritti?
A seguito della soppressione del Fondo Elettrici a partire dal primo gennaio 2000, i dipendenti dell’ENEL e i dipendenti delle aziende private operanti nel settore elettrico, ovvero gli iscritti al fondo, sono confluiti nel Fondo pensioni lavoratori dipendenti.
Secondo l’articolo 2 della legge 293/1956 erano esclusi dall’iscrizione al Fondo elettrici i dirigenti, gli apprendisti e i lavoratori assunti per lavori di carattere temporaneo.
Con l’approvazione della Finanziaria del 2000 (cfr. articolo 41) è stata sancita la soppressione del fondo previdenziale di tipo sostitutivo dei lavoratori dipendenti delle aziende del settore elettrico (dipendenti dell’Enel e delle altre aziende elettriche private con almeno quindici dipendenti).
Di conseguenza, l’ex fondo elettrici è confluito direttamente nell’INPS. A partire dal primo gennaio 2000 i lavoratori dipendenti delle aziende del settore elettrico sono stati iscritti all’Assicurazione Generale Obbligatoria (AGO) per l’invalidità e per la vecchiaia. Per questa platea di lavoratori dipendenti trovano applicazione le regole previste dalla normativa vigente presso il soppresso fondo.
Tutti coloro che erano titolari di posizioni assicurative e di trattamenti previdenziali erogati dall’ex fondo elettrici al 31 dicembre 1999 sono stati iscritti al Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti (FPLD).
Ex Fondo Elettrici: quali sono le prestazioni previdenziali erogate?
Tutti coloro che erano iscritti con un’evidenza contabile separata nell’ex Fondo Elettrici potevano beneficiare dell’erogazione delle seguenti prestazioni previdenziali:
- pensione di vecchiaia, un trattamento pensionistico erogato al perfezionamento di 67 anni di età e di almeno 20 anni di contribuzione,
- pensione anticipata, un trattamento previdenziale che può essere conseguito a prescindere dall’età anagrafica dai lavoratori iscritti alla previdenza pubblica obbligatoria. Sino al 31 dicembre 2026 è necessaria un’anzianità contributiva di 41 anni e 10 mesi per le donne e di 42 anni e 10 mesi per gli uomini,
- pensione ai superstiti, una prestazione economica erogata nei confronti dei familiari dell’assicurato in caso di sua morte,
- pensione di invalidità/inabilità, prestazione di assistenza economica, erogata ai soggetti con inabilità lavorativa totale (100%) e permanente (invalidi totali), in stato di bisogno economico, ovvero con reddito personale massimo di 17.050,42 euro (per invalidi totali, ciechi civili e sordomuti) e 5.010,20 euro per invalidi parziali e minori con residenza stabile in Italia.
I requisiti di accesso ai trattamenti previdenziali erogati agli ex iscritti al Fondo elettrici risultano essere quelli previsti per i lavoratori iscritti all’Assicurazione Generale Obbligatoria (AGO) dei lavoratori dipendenti.
Calcolo pensione iscritti all’ex FPE: come avviene?
Il calcolo della pensione per i soggetti iscritti all’ex Fondo Elettrici varia a seconda dell’anzianità che hanno maturato prima del 1997. Questa distinzione di trattamento è connessa al fatto che l’armonizzazione è avvenuta a partire dal 1° gennaio 1997. Sono 5 le tipologie di trattamenti coincidenti con cinque diverse quote:
- quota A, che riguarda il servizio svolto fino al 31 dicembre 1992. Per il computo si fa riferimento alla retribuzione teorica pensionabile secondo le regole del Fondo degli ultimi 6 mesi di servizio.
- quota B, che accorpa i servizi svolti dal 1993 al 31 dicembre 2011 a loro volta suddivisi in:
- quota B1 per il servizio utile negli anni 1993 e 1994. La retribuzione non è più computata sull’ultimo semestre sugli ultimi 10 anni. È stata introdotta la perequazione della media della retribuzione individuata nel periodo di riferimento per gli stessi coefficienti previsti nell’assicurazione generale obbligatoria.
- quota B2 per il servizio utile negli anni 1995 e 1996. L’aliquota di rendimento si è assottigliata dal 2,514% al 2%, in linea con quella prevista nell’AGO.
- quota B3 per il servizio utile dal primo gennaio 1997 al 31 dicembre 2011. E’ stato applicato un sistema di abbattimento della retribuzione superiore alla soglia pari a 48.279€.
- quota C relativa al sistema di calcolo contributivo che si divide, a sua volta, in due blocchi a secondo dell’ammontare dei contributi maturati al 1996:
- per il servizio utile dal 1996 per coloro che avevano meno di 18 anni di contributi al 31 dicembre 1995;
- per il servizio utile dal 2012 per chi aveva almeno 18 anni di contributi alla fine dell’anno 1995.
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Calcolo Pensione Enel Fondo Elettrici: i chiarimenti della Corte di Cassazione
La Corte di Cassazione con la sentenza n. 12161 dell’8 maggio 2019 ha fornito utili chiarimenti in merito al calcolo della pensione per i lavoratori assicurati al Fondo Elettrici. Con tale pronuncia da parte degli Ermellini della Suprema Corte viene concesso ai dipendenti ENEL andati in pensione tra l’anno 1994 e l’anno 2001 di poter agire in giudizio per verificare se l’INPS ha correttamente calcolato l’importo della pensione spettante.
Ogni pensionato ex dipendente Enel ed iscritto al Fondo Elettrici può avanzare la richiesta di risarcimento dei danni relativo a tutte le mensilità arretrate da far decorrere dal momento del pensionamento.
Pensione iscritti ex FPE: come presentare la domanda?
I dipendenti Enel possono presentare la domanda all’INPS per richiedere l’erogazione del trattamento previdenziale. Le modalità per la presentazione della domanda di pensione sono semplici. Una volta cliccato su “accedi il servizio” bisogna effettuare l’accesso con una tra SPID, CNS e CIE e seguire la procedura guidata.