Contribuire ad un piano pensionistico integrativo non solo è vantaggioso, ma offre anche la possibilità di ottenere un “incentivo”: la deducibilità fiscale dei contributi versati alla previdenza complementare fino a 5.164,57 euro all’anno.
Dedurre dal reddito i contributi al piano pensionistico integrativo consente di ottenere un risparmio sulle imposte IRPEF ogni anno.
Deducibilità fiscale dei contributi ai fondi pensione
Le somme versate a una forma di previdenza complementare sono deducibili fiscalmente per un importo annuale complessivo non superiore a 5.165 €. Per i lavoratori dipendenti, questa cifra comprende il contributo del lavoratore trattenuto in busta paga, l’eventuale contributo del datore di lavoro e i contributi volontari al piano pensionistico.
Le quote di TFR, invece, sono escluse. Gli importi deducibili vengono sottratti dal reddito prima di calcolare l’imposta. Investendo in un piano pensionistico, si riduce il reddito imponibile fiscale, ottenendo così uno sconto fiscale. La riduzione delle imposte è pari all’aliquota IRPEF più alta in base al tuo reddito.
Esempio di deduzione fiscale: calcolo
Esempio: se un lavoratore versa 1.000 € alla previdenza complementare e paga un’irpef marginale del 23%, il costo netto sostenuto sarà di 770 €, con un risparmio fiscale di 230 €.
Nel caso in cui il lavoratore versi 4.000 € e abbia un’irpef marginale del 43%, il risparmio fiscale sarà di 1.720 €.
Queste condizioni e limiti di deducibilità si applicano a tutti i contribuenti, indipendentemente dal loro reddito e dal fatto che decidano di continuare a versare contributi dopo l’età pensionabile prevista dal regime obbligatorio di appartenenza.
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Posso usufruire della deducibilità fiscale anche per i contributi dei miei familiari fiscalmente a carico?
Sì, è possibile dedurre i contributi versati a favore di familiari fiscalmente a carico, per la quota non dedotta da loro e nel limite complessivo di 5.165 €.
Se la persona a favore della quale sono stati versati i contributi di previdenza complementare è a carico di più soggetti, si applica la regola generale secondo cui il beneficio fiscale spetta al soggetto a cui è intestato il documento che comprova la spesa.
Se il documento è intestato al familiare a carico, è possibile annotare sul documento stesso la percentuale di spesa attribuibile a ciascuno dei soggetti aventi diritto.
Eccezioni al limite di deducibilità di 5.164,57 euro
Sono presenti due situazioni particolari in cui il massimale di 5.164,57 euro può essere ecceduto:
- Lavoratori in prima occupazione: per un giovane lavoratore inizialmente impiegato, che non ha avuto una posizione contributiva pubblica prima di aderire al fondo pensione, il beneficio fiscale è superiore. Il massimale di deducibilità standard può essere oltrepassato di 2.582,29 euro annui a partire dal sesto anno di adesione al fondo pensione. Sotto certe condizioni, la deducibilità complessiva può salire fino a 7.746,86 euro.
- Trasformazione dei premi di risultato in contributi alla previdenza complementare all’interno di un piano di welfare aziendale: i premi di risultato depositati nel fondo pensione sono deducibili in quanto esenti da IRPEF, a differenza del premio erogato in busta paga, senza considerare l’eccesso del massimale standard, fino al limite di 3.000 euro annui di premio trasformato.
Fondo pensione e dichiarazione 730
Nel caso tu sia un lavoratore dipendente, il tuo datore di lavoro trattiene la quota mensile a tuo carico dalla tua retribuzione, applicando la deduzione dei contributi direttamente in busta paga. La Certificazione Unica (precedentemente CUD) fornisce al datore di lavoro l’indicazione aggregata dei versamenti eseguiti nell’anno precedente e esclusi dal reddito da lavoro dipendente.
Di conseguenza, il lavoratore non deve fornire ulteriore documentazione durante la dichiarazione dei redditi.
Per i versamenti volontari diretti, vale a dire quelli che non passano attraverso la busta paga e sono effettuati sia dai lavoratori dipendenti che autonomi, dai pensionati e in generale dagli iscritti con una posizione attiva presso il fondo pensione, è obbligatorio presentare una copia dell’ordine di bonifico eseguito durante la dichiarazione dei redditi.
Contributi versati oltre il limite
I contributi eventualmente versati oltre il limite di 5.165 € non sono deducibili dal reddito e devono essere segnalati al fondo pensione entro il 31 dicembre dell’anno successivo a quello del versamento, utilizzando il modulo specifico disponibile sul sito web del fondo pensione.
Questa comunicazione riveste grande importanza poiché mira ad escludere i contributi non dedotti dalla base imponibile che verrà considerata per l’applicazione della tassazione quando si richiederà il pagamento di una prestazione al fondo pensione.
Se i contributi versati sono inferiori al suddetto limite, l’importo residuo della deduzione non utilizzata non può essere trasferito ai periodi fiscali successivi.
Documentazione da verificare e conservare:
| Tipologia | Documenti |
|---|---|
| Contributi versati dal datore di lavoro | Certificazione Unica |
| Contributi versati direttamente dall’aderente sulla sua posizione o in favore dei soggetti fiscalmente a carico | Ricevuta di versamento dei contributi (ordine di bonifico) |
In sintesi, il calcolo del risparmio fiscale derivante dai contributi al fondo pensione è un elemento cruciale per valutare l’effettivo vantaggio economico della previdenza complementare. Ricordati di controllare e conservare accuratamente tutta la documentazione relativa ai versamenti effettuati e di comunicare tempestivamente eventuali eccedenze rispetto ai limiti di deducibilità stabiliti dalla normativa vigente.
La previdenza complementare rappresenta un’importante opportunità di risparmio e di pianificazione del proprio futuro pensionistico, pertanto è fondamentale informarsi e valutare attentamente le opzioni disponibili in base alle proprie esigenze e obiettivi.