Come si procede con il calcolo della pensione supplementare? In quali casi scatta il supplemento di pensione? Facciamo chiarezza.
Ci sono delle casistiche previste dalla normativa previdenziale vigente in cui un lavoratore dipendente matura il diritto a vedersi erogata la pensione supplementare.
Si pensi al caso in cui un lavoratore assunto con contratto di lavoro subordinato abbia acquisito il diritto ad accedere all’assegno previdenziale INPS, ma non possa accedere al cumulo, alla totalizzazione ed alla ricongiunzione. In questi casi può accedere al calcolo del supplemento di pensione. Scopriamo in quale modo INPS procede al calcolo della pensione supplementare.
Pensione supplementare: cos’è?
La pensione supplementare è una prestazione previdenziale erogata ai lavoratori titolari di contribuzioni accreditate nell’Assicurazione Generale Obbligatoria (AGO), per vecchiaia, invalidità e superstiti, che non siano sufficienti a perfezionare il diritto ad un’altra prestazione pensionistica.
Possono accedere alla pensione supplementare i titolari di assegni vitalizi e i familiari superstiti dei lavoratori aventi diritto. Hanno diritto ad accedere alla pensione supplementare i lavoratori titolari di un conto assicurativo presso l’AGO già titolari di una pensione a carico di un fondo sostitutivo dell’AGO. Nel caso in cui i contributi previdenziali versati all’INPS non sono sufficienti per raggiungere il diritto a vedersi erogata una prestazione previdenziale autonomo e quando il soggetto che chiede l’assegno previdenziale risulta essere già titolare di un’altra pensione, è data possibilità di vedersi erogata la pensione supplementare.
L’INPS liquida un assegno previdenziale che si aggiunge (da qui “supplementare”) a quella prestazione principale già percepita. Questa opzione è concessa solamente ai lavoratori dipendenti. Sono esclusi dal calcolo della pensione supplementare i liberi professionisti e i titolari dell’assegno pensionistico nella Gestione Separata.
Calcolo pensione supplementare: caso
Facciamo un esempio pratico per comprendere in quale caso spetta la pensione supplementare. Si pensi ad un pensionato da lavoro che ha versato solo 4 anni nella Gestione Separata in qualità di collaboratore a progetto. Questi quattro anni di contribuzione previdenziale saranno utilizzati per calcolare la pensione supplementare.
Come previsto dalla Riforma Fornero la prestazione supplementare potrà essere erogata al compimento dell’età pensionabile di vecchiaia. Inoltre, i lavoratori dipendenti devono aver cessato l’attività lavoratori.
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Pensione supplementare e Supplemento di pensione: quali sono le differenze?
Facciamo chiarezza in merito alla differenza che intercorre tra pensione supplementare e supplemento di pensione. Non sono la stessa cosa. La pensione supplementare non deve essere confusa con il supplemento di pensione. La pensione supplementare ha natura accessoria rispetto ad un trattamento previdenziale già liquidato o in corso di liquidazione in favore di un lavoratore assicurato, in base ad autonomi contributi previdenziali riferiti a periodi precedenti alla liquidazione della prestazione principale.
Il supplemento di pensione può essere erogato a favore di quella platea di lavoratori che abbiano prestato l’attività lavorativa dopo la liquidazione del trattamento previdenziale. Il supplemento di pensione scatta nel caso di retribuzioni maturate ex post al periodo di quiescenza. In questo caso il pensionato deve lavorare e versare altri contributi previdenziali utili da versare al fondo lavoratori dipendenti.
Calcolo pensione supplementare: il sistema di computo applicato
Per ottenere la pensione supplementare è necessario avere almeno un contributo settimanale versato nell’AGO. Per accedere al trattamento previdenziale, la normativa vigente prevede la necessità di aver concluso ogni rapporto di lavoro dipendente e aver raggiunto l’età pensionabile prevista per ottenere la pensione di vecchiaia nel fondo dove si richiede la pensione supplementare.
L’importo della pensione supplementare viene determinato con il sistema di calcolo retributivo, nel caso in cui la contribuzione versata nell’AGO si riferisce a periodi precedenti al primo gennaio 1996. Il sistema di calcolo misto è il sistema di computo adottato nel caso in cui la contribuzione previdenziale versata si riferisca sia a periodi precedenti sia a periodi successivi al primo gennaio 1996. Il sistema di calcolo contributivo trova applicazione per i periodi successivi 31 dicembre 1995.