La previdenza sociale in Italia è un sistema complesso che prevede diverse forme di contributi per garantire un trattamento previdenziale ai lavoratori. Tra queste, c’è la possibilità di versare contributi volontari all’INPS per aumentare l’importo della prestazione previdenziale che sarà erogata una volta ritiratisi dal mercato occupazionale. Ecco come calcolare i contributi volontari INPS.
Cosa sono i contributi volontari INPS?
I contributi volontari INPS sono una forma di previdenza complementare che consente ai lavoratori dipendenti di contribuire volontariamente alla propria pensione futura. Sono dei versamenti interamente a carico del lavoratore, effettuati facoltativamente quando viene interrotto o cessato il rapporto di lavoro. Si tratta di una scelta individuale che permette di integrare l’assegno previdenziale erogato dall’INPS.
I contributi volontari, come suggerisce il nome stesso, possono essere versati solo su base volontaria e non sono obbligatori. Possono essere effettuati anche per periodi di lavoro precedenti, consentendo di colmare lacune contributive. Coprendo i periodi privi di contribuzione è possibile arrivare più velocemente alla pensione.
Contributi volontari INPS: come procedere al versamento?
I contributi volontari possono essere versati sia mensilmente che in un’unica soluzione, a seconda delle esigenze del lavoratore. Inoltre, è possibile interrompere o riprendere i contributi volontari in qualsiasi momento. Per poter versare i contributi volontari, occorre l’autorizzazione dell’INPS. I contributi volontari possono essere anche versati dell’azienda per integrare la pensione del lavoratore che ha richiesto l’anticipo pensionistico APE.
Il datore di lavoro può anche prevedere un incentivo all’esodo computato sulla base dei contributi volontari mancanti al lavoratore per raggiungere il trattamento previdenziale. I contributi volontari sono un’opportunità per i lavoratori di aumentare la propria pensione futura, soprattutto per coloro che hanno avuto periodi di lavoro discontinuo o hanno maturato contributi insufficienti per accedere alla pensione di vecchiaia.
Come si calcolano i contributi volontari INPS?
Il calcolo dei contributi volontari INPS dipende dalla data di inizio del versamento. Se i contributi sono iniziati prima del 1996, il calcolo avviene in base alla retribuzione teorica pensionabile, determinata ai sensi dell’articolo 14 della legge 293/1956. Se invece i contributi sono iniziati dopo il 1996, il calcolo avviene in base al sistema contributivo: l’assegno previdenziale è calcolato in base all’ammontare dei contributi versati e all’età del lavoratore al momento del pensionamento.
Per quanto concerne l’ammontare dei contributi volontari, devono essere computati su base settimanale. Per calcolo l’importo, è necessario applicare l’aliquota vigente per i contributi obbligatori alla media della retribuzione imponibile percepita. Dopo aver calcolato la media del reddito imponibile INPS dell’ultimo anno bisogna applicare l’aliquota del 33%. Una volta calcolati i contributi mensili è necessario moltiplicare per il numero di mesi che devono essere coperti ai fini della maturazione dell’assegno previdenziale INPS. Con questo computo è possibile pervenire al costo complessivo dei contributi volontari.
Aliquote da applicare all’imponibile | Categorie di lavoratori |
33% | Per la generalità dei dipendenti non agricoli |
34,23% | Collaboratori |
25,72% | Professionisti iscritti alla gestione separata |
23,64% | Commercianti |
23,55% | Artigiani |
17,4275% | Colf e badanti |
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Calcolo contributi volontari INPS: facciamo un esempio
Facciamo un esempio per comprendere come si calcolano i contributi volontari INPS. Un lavoratore dipendente ha un reddito imponibile INPS complessivo pari a 40.000 euro. Si dimette a distanza di 8 mesi dalla pensione. Per coprire il periodo ai fini previdenziali deve pagare i contributi volontari. Ecco come procedere al computo:
- calcolare l’imponibile mensile: 40.000: 12= 3333 euro;
- calcolare i contributi volontari mensili: 3333 x 33%= 1100 euro;
- moltiplichiamo i contributi mensili per il numero di mesi da coprire: 1100 x 8= 8800 euro.
Ecco i contributi volontari dovuti all’INPS.
Contributi volontari INPS: chi può accedere?
Possono accedere ai contributi volontari INPS coloro che abbiano cessato o interrotto l’attività lavorativa e anche i lavoratori iscritti alla Gestione Separata. Possono chiedere l’autorizzazione al versamento dei contributi volontari:
- i lavoratori dipendenti e autonomi che non sono iscritti all’INPS o ad altre forme di previdenza;
- i lavoratori parasubordinati che non siano iscritti alla Gestione Separata o ad altri tipi di previdenza obbligatoria;
- i liberi professionisti che non sono iscritti alla propria Cassa o ad altre tipologie di previdenza obbligatoria;
- i lavoratori dei fondi speciali di previdenza (telefonici, elettrici, personale di volo, ecc.) che non siano iscritti ai rispettivi Fondi o ad altri tipi di previdenza obbligatoria;
- i titolari di assegno ordinario di invalidità o di pensione indiretta (ai superstiti o reversibilità);
- i lavoratori e i pensionati iscritti a forme di previdenza diverse da quelle dell’INPS, che siano stati autorizzati prima del 1° luglio 1972;
- i coltivatori diretti, mezzadri e coloni autorizzati nell’Assicurazione Generale Obbligatoria precedente al 19 febbraio 1983;
- gli artigiani e i commercianti autorizzati nell’Assicurazione Generale Obbligatoria con decorrenza anteriore al 1° marzo 1983;
- i liberi professionisti autorizzati nell’Assicurazione Generale Obbligatoria con decorrenza anteriore al 19 febbraio 1983.