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Fondo pensione astri: opinioni

Chi è alla ricerca di un fondo per integrare la futura pensione può scegliere l’interessante proposta del Fondo ASTRI. Vediamo di cosa si tratta.

Cos’è il fondo ASTRI

Il nome ASTRI è l’acronimo per Autostrada, Strade, Trasporti, Infrastrutture e infatti questo fondo può essere attivato da tutte le persone che operano in questi settori. Inoltre, potranno aderire i parenti che risultano a carico dei lavoratori.

ASTRI è un fondo pensione di tipo chiuso, al quale possono quindi aderire solo ed esclusivamente determinate categorie di lavoratori, in questo caso, tutti quelli che lavorano nel settore dei trasporti e delle infrastrutture.

Come effettuare versamenti sul fondo ASTRI

Per accrescere il fondo è necessario effettuare dei versamenti che potranno essere differenti in base alle modalità da te preferite. Potrai infatti decidere di utilizzare il TFR, ossia il Trattamento di Fine Rapporto, in modo che tale somma verrà riportata direttamente sul fondo pensione. Si tratta di una soluzione molto apprezzata in quanto permette di avere un fondo solido senza dover necessariamente pagare delle rate per garantire un buon rendimento futuro alla propria pensione.

Scegliendo questa modalità di deposito è necessario sapere che la percentuale che potrà essere dedicare al fondo varia in base alla data in cui si è iniziato a lavorare. Infatti, tutti i lavoratori che sono stati assunti prima del 28 aprile 1993 potranno scegliere di versare sul fondo solo una parte del TFR lasciando regolarmente l’altra in azienda per riscattarla poi in seguito al pensionamento. Quando invece l’assunzione è stata successiva a tale data, chi opta per il versamento del TFR su un fondo pensione, dovrà versarlo in tutta la sua totalità. Inoltre, è necessario ricordare che questa decisione è irreversibile per cui, una volta scelto di utilizzare il TFR per garantire una pensione integrativa, si dovrà necessariamente continuare a farlo e non si potrà cambiare più idea.

Oltre al TFR si può scegliere di versare un’ulteriore somma che potrà essere decurtata dal proprio stipendio: essa dovrà essere definita nel momento in cui si stipula in contratto per il fondo.

Per quanto riguarda parenti e famigliari a carico, invece, si potrà definire modalità e importo del versamento in base alle necessità specifiche di chi attiva il fondo, che potrà quindi optare per differenti modalità di versamento rateali.

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Prestazioni e riscatto del fondo ASTRI

Prima di aprire un fondo pensione è necessario informarsi sulle sue prestazioni, ossia sulla convenienza e sicurezza che ti permetterà di godere di una pensione integrativa solida.

Per quanto riguarda il fondo ASTRI bisogna sapere che le prestazioni sono mediamente buone ma dipendono anche dalle modalità di versamento che vengono utilizzate e, quindi, dalle somme con cui viene regolarmente sostenuto il fondo.

Un altro aspetto da prendere in considerazione riguarda le modalità di riscatto. ASTRI permette di richiedere un anticipo su quanto maturato, assicurando la possibilità di coprire spese improvvise. Sarà possibile infatti richiedere un riscatto di parte o di tutto il fondo prima della pensione in caso di spese sanitarie nonché per necessità legate all’acquisto o alla ristrutturazione della prima casa.

Se, in seguito a problematiche lavorative, ci si trova in cassa integrazione sarà possibile riscattare parte del fondo mentre, in casi di disoccupazione superiore a quattro anni consecutivi si ha il diritto a prelevare l’intero importo maturato.

Come riscattare il fondo ASTRI alla pensione

Una volta raggiunta l’età pensionabile si potrà richiedere il riscatto del fondo utilizzando una delle cinque opzioni previste, cioè:

• rendita vitalizia di tipo immediato;
• rendita certa e successivamente vitalizia;
• rendita reversibile;
• rendita vitalizia con restituzione del residuale
• rendita con maggiorazione.

Vediamo nel dettaglio cosa significano queste differenti tipologie di rendita.

La prima, ossia la rendita vitalizia immediata, viene corrisposta al titolare del fondo fino a che questi resterà in vita.

Si parla invece di rendita certa e successivamente vitalizia quando il capitale accantonato verrà garantito per un periodo definito, che potrà essere di cinque o dieci anni, anche se il titolare del fondo dovesse morire. In tal caso la rendita passerebbe agli eredi. Trascorso questo periodo, la rendita diventa di tipo vitalizio, ossia viene garantita fino alla morte del titolare del conto, e non è più trasferibile agli eredi.

La rendita reversibile è una soluzione che permette anche agli eredi di usufruire del fondo pensione. Infatti viene corrisposta non solo al titolare del fondo, ma in caso di decesso anche a un erede designato.

La quarta possibilità è quella di rendita vitalizia con restituzione del residuale: in questo caso in caso di decesso tutto il capitale residuo viene versato ai parenti, in un’unica soluzione oppure con pagamenti periodici.

Infine, la rendita con maggiorazione prevede che in caso di sopraggiunte condizione di non auto-sufficienza, il valore della rendita venga raddoppiato.

Per concludere

I dipendenti di aziende del settore trasporti e infrastrutture che scelgono di aderire al fondo ASTRI potranno godere di alcuni vantaggi economici, tra i quali il contributo del datore di lavoro, i bassi costi di gestione del fondo e soprattutto il regime fiscale agevolato che viene applicato ai contributi versati.

Optando per il fondo ASTRI si potrà quindi godere di una pensione integrata sicura e conveniente per una maggiore serenità per sè e la propria famiglia una volta raggiunta l’età della pensione.

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